Avevo appuntamento con Riccardo Goruppi, il presidente di Aned–Trieste, e Ada Jerman, due triestini di origine slovena. Il posto è sempre quello dell’incontro precedente, l’ufficio dell’associazione, in stile anni quaranta, ordinato e scuro, se non sbaglio, via della Zonta 4.
Ada Jerman la incontro sempre insieme a Riccardo Goruppi, sembrano farsi forza l’uno con l’altra.
Capisco dai loro racconti cosa volesse dire essere sloveni a Trieste durante il fascismo.
Ada è stata una staffetta partigiana. Chi erano i partigiani?
Erano giovani entusiasti, con l’esperienza del bosco, della vita clandestina, ragazze coraggiose, staffette, partigiane, con tanta voglia di uscire dalla guerra e dalla dittatura. In un certo senso dopo il carcere e le torture, la deportazione in Germania rappresentava la pena da scontare per aver lottato, sapevano che se fossero stati presi avrebbero rischiato torture e fucilazioni. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare l’orrendo stato di schiavitù cui sarebbero stati sottoposti. Pensavamo di andare a lavorare, gli italiani emigravano in Germania, già prima della guerra. Sulla divisa a Ravenbrück, fatta di vestiti stracciati, porta cucito il numero e il triangolo rosso, il contrassegno dei politici, oppositori del regime nazifascista.
Scherziamo prima di iniziare l’intervista, siamo già in onda? E sorride.
Capisco il suo imbarazzo davanti alla telecamera, la rassicuro, le dico di parlare con me. Io cerco sempre il loro sguardo, di sostenerli negli smarrimenti del ricordare. In fondo aveva solo 18 anni quando è stata presa dai soldati tedeschi con una manciata di carta da ciclostile e davanti a me ora c’è quella ragazzina. “Io ero solo il tassello di un disegno più grande che era già attivo prima dell’8 settembre, io non mi sentivo un eroe, ma sentivo la coscienza di dover fare qualcosa”.
SCHEDA DEPORTAZIONE
TESTIMONIANZA
Intervista realizzata a Trieste l’11/12/2000.
SCHEDA CAMPO
LIBRI
- Marco Coslovich, Racconti dal Lager
Testimonianze dei sopravvissuti ai campi di concentramento tedeschi,
Mursia, Milano, 1997
PUOI LEGGERE IL LIBRO QUI: http://www.deportati.it/biblioteca/librionline/racconti_del_lager/